Donazioni: la detrazione per le donazioni alle Onlus passa al 30%

Nel corso dell’ultimo anno sono stati 9,75 milioni gli italiani che hanno fatto una donazione in beneficenza. La fetta più importante di donatori risulta essere quella dei privati, con il 58% del totale, le aziende arrivano invece solo al 13% ma con donazioni più cospicue. Da gennaio 2018 sono state introdotte delle novità riguardo alle agevolazioni fiscali, vediamo in cosa consistono e in che modo è possibile donare in maniera sicura.

Le novità del 2018
Grazie all’articolo 83 del Dlgs 117/2017 la detrazione Irpef per le donazioni fatte da persone fisiche passa dal 26% al 30%, salendo al 35% nel caso in cui l’ente beneficiario è un’organizzazione di volontariato. Inotre, non verrà più considerato il tetto massimo di 70mila euro di importo della donazione, valido fino a dicembre dell’anno scorso, e le donazioni effettuate saranno deducibili nel limite del 10% dell’importo totale dei redditi dichiarati. Appare chiaro quindi l’intento di aumentare la percentuale di donazioni effettuate con metodi tracciabili, in modo da scongiurare raggiri e garantire l’accesso ai benefici fiscali. I sondaggi di settori evidenziano infatti una scarsa fiducia nella trasparenza delle raccolte di fondi destinati alle Onlus e il fine di tali novità sarà quindi anche quello di garantire una maggiore tutela del donatore, contrastando, allo stesso tempo, l’alta percentuale di donazioni che avviene ancora in contanti. In Italia, infatti, 2 donazioni su 5 vengono effettuate in maniera non tracciabile, con tutte le incertezze e le conseguenze del caso.

I consigli per le agevolazioni fiscali
Come usufruire delle agevolazioni fiscali attualmente disponibili? Prima di tutto è indispensabile donare usando sempre dei canali tracciabili, evitando quindi la moneta contante. È poi fondamentale accertarsi riguardo alla serietà dell’organizzazione alla quale si ha intenzione di donare una somma di denaro, verificando la disponibilità di informazioni complete e trasparenti sulla sua struttura e sui progetti attivi per i quali chiede sostegno.  Infine, è bene sapere che ogni ente riconosciuto è inserito nel registro di “Io Dono Sicuro”: è quindi consigliabile controllare sempre il relativo numero identificativo e fare ricerche mirate in rete, anche e soprattutto sulla trasparenza del bilancio economico e sociale dell’ente scelto.