La qualità delle reti sociali nel Terzo Settore

L’appello a fare rete è un ritornello invocato insistentemente in tutti gli ambienti che sviluppano relazioni strutturate o informali fra persone o organizzazioni territoriali: imprenditoria e commercio, politica, associazionismo civile e religioso. Ma nella realtà poche reti diventano efficacemente operative. Ciò avviene anche in ambiti, come quello del terzo settore, in cui cooperazione e fiducia dovrebbero essere paradigmi identificativi delle iniziative sviluppate.

Nella costruzione di una rete di terzo settore, i principali “nodi” della rete si dimostrano inizialmente generosi nell’impegno, pronti a rendere ragione della loro vocazione non-profit. Molto spesso, però, i vantaggi della cooperazione non sono più percepiti e prevale un atteggiamento competitivo piuttosto che collaborativo. In effetti, la buona volontà non basta.

Qual è il vero profit dei nodi di una rete di terzo settore? È possibile valutare se una rete esiste davvero? Possiamo misurare, in efficacia ed efficienza, la qualità di una rete?

La giornata di studio intende proporre una riflessione su questi interrogativi, partendo da esperienze concrete di impegno sociale e civile, e allargando la visione nella ricerca di strumenti formali in grado di supportare la valutazione di qualità nei processi di rete del terzo settore.

L'evento è stato inserito nel programma delle attività per commemorare Don Peppe Diana a 25 anni dall'uccisione.



Interventi

Federica Roccisano, Hermes 4.0 cooperativa sociale

Partiamo dai fatti: una esperienza di rete del terzo settore

 

Giovanni Moro, Fondazione per la cittadinanza attiva

Ma il non profit esiste?

 

Francesco Vasca, Università del Sannio

Modelli per la qualità da reti di periferia

 

Moderatore

Massimo Leone, AICQ CI