Nella locride un incubatore di Welfare mutualistico e di Comunità

La locride appartiene a quella categoria di territori dove tutto è lontano, dove l’accesso ai servizi di cura sono un privilegio per pochi “pazienti” che possono permettersi di “pazientare”, dove i servizi accreditati in materia di politiche sociali (centri diurni per disabili, minori o anziani) sono un miraggio; si tratta di un’area bellissima della Calabria, ricca di storia, di cultura e povera di servizi. In questo territorio, a Locri, lo scorso 8 Maggio si è tenuto un incontro informativo sui principi di mutualità e solidarietà alla luce della Riforma del Terzo Settore. L’incontro è stato organizzato presso la sede della Caritas Diocesana, dalla Cooperativa Sociale Hermes 4.0, insieme al Forum del Settore della Locride e alla Società del Mutuo Soccorso Cesare Pozzo.

“E’ stata una preziosa occasione di dialogo – ha detto Federica Roccisano, Presidente della Cooperativa Sociale Hermes 4.0 – che ci ha permesso di confrontarci con le tante associazioni e cooperative sociali presenti e programmare insieme a loro una serie di attività informative sulle opportunità del sistema mutualistico e sui temi della sanità integrativa e del Welfare di Comunità, temi che sono estremamente delicati per l’Italia ma ancor di più per la Calabria e per la locride, un territorio fortemente deprivato di servizi di cura. Mettere la persona al centro, che è lo slogan fondativo della Hermes 4.0, significa questo per noi: attivare ogni strumento utile per accrescere le opportunità e lenire le fragilità di chi soffre o versa in condizioni di qualsiasi tipo di disagio, in tal senso abbiamo coinvolto le organizzazioni sociali aderenti al Forum del Terzo Settore, la Caritas che quotidianamente affronta le richieste di aiuto dei cittadini della locride e la Mutua Cesare Pozzo che da 141 anni lavora nella promozione e difesa del diritto alla salute e al benessere delle persone.”

La testimonianza del Forum del Terzo Settore della Locride, rappresentato da Francesco Mollace, ha posto l’accento sulla necessità di favorire da un lato la partecipazione attiva dei cittadini al fine di programmare azioni di solidarietà e volontariato e non lasciare solo nessuno, specie chi ha da poco avuto una diagnosi infelice, dall’altro lato ha espresso la necessità di interventi in materia di sanità pubblica e, in alternativa, integrativa a favore della prevenzione proprio per diminuire il numero dei degenti.

Antonino Zumbo, Presidente della Mutua Cesare Pozzo in Calabria, ha raccontato ai partecipanti all’incontro la storia della Mutua e i Servizi offerti, puntando sull’obiettivo principe della Mutua che è quello di guardare agli ultimi, ai più bisognosi e alle famiglie con maggiore vulnerabilità.